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Ristorante "Il Cantastorie" di Firenze


Antica Gelateria Fiorentina |
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------- Live Music
Musica dal vivo
Tutti i venerdì e sabato sera
Every Friday and Saturday night
h20:00
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Il Cantastorie
Fin dai tempi più antichi, il cantastorie
era colui che andava in giro a cantare e declamare le sue "storie".
Egli di solito si fermava nelle piazze, agli angoli di una
strada, in un mercato, dove c'era tanta gente di passaggio
e lì cominciava a cantare, a suonare e tutti si radunavano
ad ascoltare e a guardare.
Intorno al Cantastorie quindi si formava il "treppo",
che in gergo vuol dire grosso gruppo di gente.
Lo spettacolo era fatto con spontaneità e con improvvisazione,
la musica era popolare, il linguagio semplice e spontaneo,
adatto a suscitare emozioni e sentimenti.
Nel periodo medioevale, la musica era essenzialmente legata
al culto religioso, con la rinascita carolingia cominciò
ad estendersi e manifestarsi di carattere profano, infatti
durante feste e banchetti si organizzarono balli e danze per
allietare la vita di corte dei castelli.
Tra i banchetti medioevali e la rigida dieta d'oggi vi è
una differenza profonda, il troppo e il niente in contrasto
brutale. Un elemento ormai sparito e che, invece, dovrebbe
accompagnare armonicamente i cibi è la musica. I commensali,
un tempo, conoscevano codici musicali d'accompagnamento ai
cibi, per cui dal suono degli strumenti sapevano quale pietanza
stava arrivando: gli strumenti a fiato accompagnavano i cibi
più leggeri; quelli a percussione i cibi più
forti destinati a svegliare negli animi sentimenti di passione;
gli strumenti a corda si univano ora a questi ora a quelli.
Ogni vivanda era accompagnata da una musica diversa: le trombe
iniziavano il banchetto svegliando l'appetito, poi il turno
delle viole ad arco, dei flauti, del clavicembalo, del flauto
d'Alemagna, dei rebecchini, dell'orchestra, degli organi a
più registri... il tutto in un tripudio di canti e
recite di madrigali e di note scherzose lanciate da buffoni
che andavano attorno alla tavola nell'abbondanza di salviette
bianche, di caraffe e caraffine, fiori e pani di varie fogge.
Quando si leggono queste descrizioni ci si rammarica di essere
nati in un secolo dove la regola principale da osservare è
la fretta, sia nel mangiare che nella preparazione del cibo.
Noi del Cantastorie ci stiamo riprovando. E voi...?

Hotel Cristina
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